Un caldo pomeriggio di primavera.
Una ventina di bambini tra gli 8 e i 10 anni.
Il silenzio.
Un libro che parla al cuore.
Inizio a leggere consapevole di chi ho davanti, conoscendo le loro storie, sapendo che quei volti, almeno tre quarti di quei volti, raramente si soffermano su un libro.
Non mi aspetto niente: ho deciso di condividere con loro il mio amore per la lettura. Si stupiscono quasi, non sono abituati, sono 15 minuti alternativi.
Li invito solo all'ascolto, non dico altro, so che non serve.
Mi guardano, li vedo perché la mia lettura è fatta quasi più sui loro visi che sul libro. Occhi profondi e labbra strette di chi ha tanto da dire, ma le parole spesso non le trova.
Qualcuno nasconde il volto tra le braccia, sembra dormire; non mi preoccupo: se anche così fosse, vorrà dire che la mia voce gli ha regalato un momento di rilassamento che forse non vive più da quando la mamma ha smesso di raccontare la storia della buonanotte..per qualcuno forse è la prima volta che succede.
Vado avanti, ogni tanto giro il libro, mostro loro le pagine che mi piacciono di più, le parole che scorrono tra illustrazioni che vorrei incorniciare.
Qualche guancia brilla, due lucide strisce salate rigano il viso, gli occhi sono lucidi.
Non mi era mai capitato.
Finisco la storia, sollevo lo sguardo: io ho la pelle d'oca e loro battono le mani.
Qualcuno si soffia rumorosamente il naso, perché non ci piace essere troppo melensi e bisogna pur sempre stemperare l'atmosfera.
Poi qualcuno ripete una parola chiave del libro, l'ultima parola. Una parola bella e utile, che troppo spesso usiamo solo per le cose sbagliate, o poco importanti.
Decido di accontentarli. Rileggo, dall'inizio.
Non si sente niente, gli occhi sono fissi su di me e sento la grande responsabilità di ciò che sto dicendo, trasmettendo, in qualche modo insegnando loro.
Alla fine applaudono, di nuovo. Non dico niente, non aggiungo altro. Lascio il libro in mezzo a loro. Lo sfogliano, guardano le illustrazioni, le commentano.
Qualcuno si avvicina per chiedermi dove l'ho trovato, quanto l'ho pagato. Qualcuno prende un foglietto per scrivere il titolo, mi chiede se ci sono altri libri scritti e illustrati dalle stesse persone. Rispondo.
Non ho chiesto, ho lasciato che ognuno potesse riflettere con la sua testa e sentire col proprio cuore. Ho lasciato che ciascuno avesse il tempo di far sedimentare le parole.
Chi ha voluto, ha chiesto di condividere il suo pensiero.
Chi ha avuto bisogno, ha potuto fare le sue domande: gli altri hanno risposto, io non ho avuto bisogno di intervenire. C'era poco da aggiungere.
C'è poco da aggiungere anche qui. Non vi racconto la storia, la troverete in altri mille blog e siti. Di parole, nel libro, ce ne sono poche e io ne ho già usate tante, troppe, per raccontarvi questa storia.
Prima di darvi le indicazioni tecniche sul libro, ne uso solo un'altra: leggetelo!
Informazioni
Titolo: La grande fabbrica delle parole
Autrice: Agnés de Lestrade
Illustratrice: Valeria Docampo
Casa editrice: Terre di mezzo Editore
Prezzo: € 10,00 (Io ho avuto la grandissima fortuna di prenderlo su Amazon a € 4,00 per il Black Friday, attualmente costa € 8,50 ma ne vale la pena a prescindere dal prezzo).
Ospiti indesiderati - Seconda parte
Toc toc
- Ansia non é che puoi andare tu ad aprire? Io sto controllando il bambino..
- No adesso non posso...sto mettendo un quadro in camera mia!
- Come un quadro?!? Ma non dovresti andare via?!?!?!? Mi sembra che tu ti stia prendendo troppe libertà qui...
Toc toc
- Anziché perdere tempo a rimproverare me, perché non vai ad aprire la porta?
- Sì, vado vado...ma chi é che disturba a quest'ora?
Chi è?
- Signora buongiorno può aprire per favore che qui fuori piove e fa freddo?
- Scusi eh, ma se sta sul pianerottolo e fuori ci sono 30°..
- Eh mi sono distratto....volevo dire: apra che qui sul pianerottolo si muore di caldo che non c'é nemmeno una finestra aperta..
- No guardi, non cerchi di farmi sentire in colpa perché non la conosco nemmeno!
- Ma certo che ci conosciamo, anche piuttosto bene, le faccio compagnia spessissimo, soprattutto da quando ha avuto il bambino!
- Ma mi prende in giro?
- No, ma si figuri..è che la mia amica ansia mi ha avvisato che qui da lei si trova così bene e che sicuramente avrebbe trovato uno spazietto anche per me..
- Ansia!!! Ma chi diamine hai invitato?!?!?!?
Ascolti, lei alla porta, perché non torna un'altra volta? Qui la casa è già abbastanza piena..
- Ma stia tranquilla signora, io occupo poco spazio e mi sistemo bene anche in camera con Ansia...si può dire che siamo come fratello e sorella!
- Eh, questo non depone a suo favore...mi sta già abbastanza sullo stomaco lei, sa com'è....
- Lo capisco ma, mi creda, farà meglio a ospitarmi per bene perché, volente o nolente, le farò compagnia per parecchio tempo!
- Mi sta minacciando?
- Chi, io? Non mi azzarderei mai..è che la conosco bene e lei è la mia "ospite" ideale!
- Io sto davvero per perdere la pazienza..
- Ma no, non c'è bisogno..
- Mi vuol dire chi é lei?
- Signora si ricorda il giorno che suo marito è voluto andare al cinema che suo figlio non aveva nemmeno tre mesi e lei lo allattava ancora ogni due ore?
- Sí, ma lei come....
- E quando é tornata al lavoro ai 3 mesi del bambino e lui rifiutava pure il biberon?
- Certo ma....
- E quando rimane in bagno quei 5 minuti in più con la scusa di avere necessità e invece allunga soltanto la wish list di libri su Amazon?
- Ecco io veramente...
- E quando camminando per la prima volta da solo a 5 cm da lei il terremotino è caduto e ha sbattuto e lei lo ha preso in braccia in lacrime?
- Sì ma ora davvero non ne posso più...come fa a sapere tutte queste cose?!?!?
- Beh, io c'ero, lí con lei..
- ....
- Ha presente quella sensazione di essere una terribile madre, imbranata, egoista, incapace, ecc?
- Vabeh, ma non esageri...mica mi sento sempre cosí!
- Lo so, ma visto che comunque la mia presenza è necessaria spesso preferirei a questo punto poter stare direttamente in casa senza dover ogni giorno fare il viaggio per farle compagnia!
- Mi sembra un po' invadente!
- Eh, lo so...purtroppo nel corso di formazione per Sensi di colpa ci preparano così..abbiamo proprio un esame specifico in "Insistenza e invadenza". Io ho preso 30 e lode!
- Ah, ora capisco..
- Bene, allora mi fa entrare?
- No ascolti, se proprio vuole, stia pure lí sullo zerbino...che non sarò la mamma perfetta, ma il senso di colpa a casa mia non ce lo voglio. Se vuole passare ogni tanto, passi, ma come presenza fissa, qui, non me la può imporre nessuno, nemmeno tutte le mamme perfette che incontro ogni giorno...io, tutto sommato, a mio figlio vado bene così come sono!
Un libro che fa solo Domande e permette a ognuno di trovare le sue risposte
- Mio figlio non vuole saperne di rinunciare al ciuccio, ci sarà un libro che possa aiutarlo?
- Ah, buona idea..a me ne serve uno per iniziare a usare il vasino..
- Ottima idea, io ne cerco uno che faccia capire alla mia principessa che la mamma le vuole bene anche se la lascia all'asilo. Già che ci sono quasi quasi cerco un libro anche per far capire al grande come rispondere alle provocazioni dei compagni di classe!
Questi dialoghi sono sempre più diffusi e, a torto o a ragione, i libri rappresentano non solo una magnifica passione, un viaggio verso altri mondi, cultura e divertimento, ma anche piccoli fidati consiglieri e saggi donatori di risposte.
In mezzo ai tanti libri che rispondono alle domande dei nostri bambini e ragazzi (e a quelle di noi mamme), oggi voglio parlarvi di un libro diverso, speciale, che pone solo domande.
Si tratta del libro "Domande" di Jostein Gaarder, autore del più conosciuto "Il mondo di Sofia".
É un libro...che é un po' due libri...
Un libro fatto di pagine bianche ricche di domande e uno illustrato, in cui l'azzurro, il nocciola e il grigio in tutte le loro sfumature accompagnano un ragazzino nella sua ricerca di senso, e di qualcuno.
Ci sono domande sulla vita, sull'Universo, sul funzionamento del corpo e sui sentimenti, ci sono le domande che ci poniamo noi grandi (grandi, lo siamo davvero?) e ci sono quelle che si fanno i nostri ragazzi. Domande profonde, che toccano le corde di ogni animo, che tutti almeno una volta hanno fatto a se stessi, a qualche Dio o all'Universo, domande a cui non sempre sappiamo dare risposta e forse nemmeno ce n'è davvero bisogno.
E poi ci sono le altre domande, quelle delle illustrazioni, il bisogno di cercare di capire un racconti fatto solo di immagini e la curiosità di entrare in una storia che non è la propria, ma è quella di un ragazzo che corre...e corre verso il suo passato e verso il suo futuro, che ritrova il ricordo (o lo spirito? O il fantasma?) di qualcuno che ha amato, che ama ancora, di un fratello o del riflesso di se stesso, di chi lo ha salvato, lo salva o magari lo salverà, con un amico che più fidato non si può.
E forse la mia interpretazione è sbagliata, forse la mia lettura é banale, forse sarò l'unica a vedere qualcosa che non c'è, ma é tutto questo che mi ha fatto amare questo libro, che mi ha fatto entrare nella testa quelle domande e che mi fatto correre in mezzo ai boschi, con la paura della solitudine e dell'ignoto e il coraggio del vero Amore, quello che niente può sconfiggere.
Questa è la mia lettura, una fra tante, ma me la tengo stretta perché i libri sono così...un po' sono loro stessi e un po' sono quello che vogliamo che siano...
In mezzo ai tanti libri che rispondono alle domande dei nostri bambini e ragazzi (e a quelle di noi mamme), oggi voglio parlarvi di un libro diverso, speciale, che pone solo domande.
Si tratta del libro "Domande" di Jostein Gaarder, autore del più conosciuto "Il mondo di Sofia".
É un libro...che é un po' due libri...
Un libro fatto di pagine bianche ricche di domande e uno illustrato, in cui l'azzurro, il nocciola e il grigio in tutte le loro sfumature accompagnano un ragazzino nella sua ricerca di senso, e di qualcuno.
Ci sono domande sulla vita, sull'Universo, sul funzionamento del corpo e sui sentimenti, ci sono le domande che ci poniamo noi grandi (grandi, lo siamo davvero?) e ci sono quelle che si fanno i nostri ragazzi. Domande profonde, che toccano le corde di ogni animo, che tutti almeno una volta hanno fatto a se stessi, a qualche Dio o all'Universo, domande a cui non sempre sappiamo dare risposta e forse nemmeno ce n'è davvero bisogno.
E poi ci sono le altre domande, quelle delle illustrazioni, il bisogno di cercare di capire un racconti fatto solo di immagini e la curiosità di entrare in una storia che non è la propria, ma è quella di un ragazzo che corre...e corre verso il suo passato e verso il suo futuro, che ritrova il ricordo (o lo spirito? O il fantasma?) di qualcuno che ha amato, che ama ancora, di un fratello o del riflesso di se stesso, di chi lo ha salvato, lo salva o magari lo salverà, con un amico che più fidato non si può.
E forse la mia interpretazione è sbagliata, forse la mia lettura é banale, forse sarò l'unica a vedere qualcosa che non c'è, ma é tutto questo che mi ha fatto amare questo libro, che mi ha fatto entrare nella testa quelle domande e che mi fatto correre in mezzo ai boschi, con la paura della solitudine e dell'ignoto e il coraggio del vero Amore, quello che niente può sconfiggere.
Questa è la mia lettura, una fra tante, ma me la tengo stretta perché i libri sono così...un po' sono loro stessi e un po' sono quello che vogliamo che siano...
Ospiti indesiderati
Toc toc
- Chi è?
- Signora, sono l'ansia, da quanto tempo non ci vediamo...
- Guardi, ci deve essere un errore: non ho esami universitari da sostenere quindi la sua presenza non é necessaria!
- Ma dall'Ufficio Distribuzione mi hanno mandato qui e anche con pratica d'urgenza.
- Avranno sbagliato...non la aspettavamo proprio!
- Aspetti che controllo la pratica...
Qui dice che ha un figlio di un anno, giusto?
- Sí
- Che inizia a camminare da solo?
- Sí ma..
- E che lo fa correndo e con in mano sempre qualche bel gioco o libro, giusto?
- Giusto ma comunque..
- E che in casa ci sono gradini, spigoli, ostacoli, mille cose interessanti che distraggono dalla principale azione che é camminare?
- Vabeh, mi sembra che stia un pochino esagerando...
- E che non avete ancora messo i blocchi a tutte le ante, né i copripresa, né spostato tutti gli oggetti a una altezza minima di 3 metri e mezzo
- Eh no, anche perché io sono alta un metro e un vasetto di omogeneizzato e devo ancora poter prendere una pentola e un mestolo senza chiamare i Vigili del Fuoco con l'autoscala...
- E che per di più avete un cane a pelo lungo che dissemina quantità industriali di pelo e si mette in mezzo rischiando di far cadere tutti.. che sporca il pavimento e che si fa accarezzare dal bambino (il quale come minimo poi si mette le mani in bocca).
- A parte che il cane c'era da prima ed è la gioia di mio figlio, al quale laviamo le mani anche senza informare Studio Aperto, ma voi come fate a sapere tutte queste cose?
- Eh, Signora mia, l'Ufficio Ricerca Mamme è sempre molto attento a censire tutte le mamme e a selezionare un discreto numero di mammine al primo figlio a cui inviare gratis e senza impegno alcuno la consulenza di un'Ansia personalizzata. Il pacchetto base, totalmente gratuito, può poi essere ampliato con specifici optional a seconda delle esigenze.
- Ma guardi che io sto benissimo così eh..
- Mi permetto di insistere...se mi facesse entrare un attimo potrei spiegarle meglio tutti gli effetti benefici dell'ansia, a partire da quello che maggiormente interessa le neo mamme, la perdita di peso..
- Ah, questo non lo sapevo...vabeh, entri due minuti ma la avviso già che non sono interessata eh!
- Certo certo, non ho dubbi...aspetti un attimo che scendo in macchina a prendere la valigia e torno, lei inizi pure a preparare la camera degli ospiti...
- Chi è?
- Signora, sono l'ansia, da quanto tempo non ci vediamo...
- Guardi, ci deve essere un errore: non ho esami universitari da sostenere quindi la sua presenza non é necessaria!
- Ma dall'Ufficio Distribuzione mi hanno mandato qui e anche con pratica d'urgenza.
- Avranno sbagliato...non la aspettavamo proprio!
- Aspetti che controllo la pratica...
Qui dice che ha un figlio di un anno, giusto?
- Sí
- Che inizia a camminare da solo?
- Sí ma..
- E che lo fa correndo e con in mano sempre qualche bel gioco o libro, giusto?
- Giusto ma comunque..
- E che in casa ci sono gradini, spigoli, ostacoli, mille cose interessanti che distraggono dalla principale azione che é camminare?
- Vabeh, mi sembra che stia un pochino esagerando...
- E che non avete ancora messo i blocchi a tutte le ante, né i copripresa, né spostato tutti gli oggetti a una altezza minima di 3 metri e mezzo
- Eh no, anche perché io sono alta un metro e un vasetto di omogeneizzato e devo ancora poter prendere una pentola e un mestolo senza chiamare i Vigili del Fuoco con l'autoscala...
- E che per di più avete un cane a pelo lungo che dissemina quantità industriali di pelo e si mette in mezzo rischiando di far cadere tutti.. che sporca il pavimento e che si fa accarezzare dal bambino (il quale come minimo poi si mette le mani in bocca).
- A parte che il cane c'era da prima ed è la gioia di mio figlio, al quale laviamo le mani anche senza informare Studio Aperto, ma voi come fate a sapere tutte queste cose?
- Eh, Signora mia, l'Ufficio Ricerca Mamme è sempre molto attento a censire tutte le mamme e a selezionare un discreto numero di mammine al primo figlio a cui inviare gratis e senza impegno alcuno la consulenza di un'Ansia personalizzata. Il pacchetto base, totalmente gratuito, può poi essere ampliato con specifici optional a seconda delle esigenze.
- Ma guardi che io sto benissimo così eh..
- Mi permetto di insistere...se mi facesse entrare un attimo potrei spiegarle meglio tutti gli effetti benefici dell'ansia, a partire da quello che maggiormente interessa le neo mamme, la perdita di peso..
- Ah, questo non lo sapevo...vabeh, entri due minuti ma la avviso già che non sono interessata eh!
- Certo certo, non ho dubbi...aspetti un attimo che scendo in macchina a prendere la valigia e torno, lei inizi pure a preparare la camera degli ospiti...
Il bello dei sogni
Durante la gravidanza e nel primo periodo dopo la nascita di terremotino hanno iniziato a fare la loro comparsa nella nostra vita anche loro, i peluche..
Ma come, in tutta la mia vita avrò avuto sí e no 5 Trudi e ora iniziano a comparire ovunque questi bellissimi e morbidissimi cattura polvere?!?
C'é poco da fare, tra regali vari e la busta gigante di peluche appartenuti a mio marito, alla fine mi sono quasi convinta che questi dolci pelosi fossero davvero indispensabili: "Al piccolo piacerà abbracciare un peluche quando si sveglierà durante la notte e si sentirà solo.." (poi leggi quanto possono essere pericolosi e ti viene così tanta ansia che, potendo, lo faresti dormire sul pavimento in una stanza vuota in modo che non trovi niente in cui infilare la testa e schiacciare il suo bel nasino), "Sono così belli che arredano la cameretta" (e sono anche un ottimo ricettacolo di sporco da aspirare a tutta potenza ogni volta che passi l'aspirapolvere in giro per casa), "Non si sono mai visti bambini senza peluche" (manco fossero fondamentali per lo sviluppo dell'infante), e così via..e allora ok, prendiamo qualche peluche..
Ecco, mio figlio é come me: considera i peluche una volta ogni 3 mesi più o meno per circa 5 minuti..praticamente la stessa frequenza con cui riusciamo a vedere i nostri amici: una sorta di cometa che passa e devi stare attento a beccare il momento giusto per ammirarla se no è andata e se ne parla prossimamente.
Detto ciò, ci sono solo alcuni peluche (tra le decine presenti in casa, qualcuno conservato pronto per essere regalato più avanti) che terremotino mostra di gradire.
Il suo preferito in assoluto é uno di quelli comprati da me, un tenero angioletto della Thun.
Da grande amante dei prodotti Thun e in generale degli angioletti, quando l'ho trovato in negozio (per giunta scontato del 50%) non ho potuto lasciarlo lí.
È un peluche morbidissimo e facile da pulire (un giro in lavatrice e asciuga davvero in fretta). Dietro ha due alucce minuscole e l'espressione é molto dolce. Il mio bimbo sin dai primi mesi lo prendeva per le mani e avvicinava il viso al suo...
Tuttora lo apprezza molto e, se si sveglia tranquillo e non inizia a chiamarmi a gran voce, va a recuperarlo ai piedi del letto e ingaggia con lui dei divertentissimi corpo a corpo. Per quel che mi riguarda é sicuramente promosso.
Questo angioletto non é più in vendita ma potete trovare il nuovo Angelo abbracciasogni a questo link!
Sempre della Thun abbiamo anche un altro peluche abbracciasogni, che ci è stato regalato e teniamo vicino all'angelo. Si tratta dell'oggetto Teddy: ancora più morbido e fai bei colori tenui che comunque attirano l'attenzione del bambino.
Seppure gli piaccia, le manine dell'angioletto vincono a mani basse contro la sciarpina augurale dell'orsetto (che potete trovare qui).
E i vostri figli? Hanno un peluche o un bambolotto preferito?
Un abbraccio e buon sabato a tutti
Ma come, in tutta la mia vita avrò avuto sí e no 5 Trudi e ora iniziano a comparire ovunque questi bellissimi e morbidissimi cattura polvere?!?
C'é poco da fare, tra regali vari e la busta gigante di peluche appartenuti a mio marito, alla fine mi sono quasi convinta che questi dolci pelosi fossero davvero indispensabili: "Al piccolo piacerà abbracciare un peluche quando si sveglierà durante la notte e si sentirà solo.." (poi leggi quanto possono essere pericolosi e ti viene così tanta ansia che, potendo, lo faresti dormire sul pavimento in una stanza vuota in modo che non trovi niente in cui infilare la testa e schiacciare il suo bel nasino), "Sono così belli che arredano la cameretta" (e sono anche un ottimo ricettacolo di sporco da aspirare a tutta potenza ogni volta che passi l'aspirapolvere in giro per casa), "Non si sono mai visti bambini senza peluche" (manco fossero fondamentali per lo sviluppo dell'infante), e così via..e allora ok, prendiamo qualche peluche..
Ecco, mio figlio é come me: considera i peluche una volta ogni 3 mesi più o meno per circa 5 minuti..praticamente la stessa frequenza con cui riusciamo a vedere i nostri amici: una sorta di cometa che passa e devi stare attento a beccare il momento giusto per ammirarla se no è andata e se ne parla prossimamente.
Detto ciò, ci sono solo alcuni peluche (tra le decine presenti in casa, qualcuno conservato pronto per essere regalato più avanti) che terremotino mostra di gradire.
Il suo preferito in assoluto é uno di quelli comprati da me, un tenero angioletto della Thun.
Da grande amante dei prodotti Thun e in generale degli angioletti, quando l'ho trovato in negozio (per giunta scontato del 50%) non ho potuto lasciarlo lí.
È un peluche morbidissimo e facile da pulire (un giro in lavatrice e asciuga davvero in fretta). Dietro ha due alucce minuscole e l'espressione é molto dolce. Il mio bimbo sin dai primi mesi lo prendeva per le mani e avvicinava il viso al suo...
Tuttora lo apprezza molto e, se si sveglia tranquillo e non inizia a chiamarmi a gran voce, va a recuperarlo ai piedi del letto e ingaggia con lui dei divertentissimi corpo a corpo. Per quel che mi riguarda é sicuramente promosso.
Questo angioletto non é più in vendita ma potete trovare il nuovo Angelo abbracciasogni a questo link!
Sempre della Thun abbiamo anche un altro peluche abbracciasogni, che ci è stato regalato e teniamo vicino all'angelo. Si tratta dell'oggetto Teddy: ancora più morbido e fai bei colori tenui che comunque attirano l'attenzione del bambino.
Seppure gli piaccia, le manine dell'angioletto vincono a mani basse contro la sciarpina augurale dell'orsetto (che potete trovare qui).
E i vostri figli? Hanno un peluche o un bambolotto preferito?
Un abbraccio e buon sabato a tutti
Venerdì 17
Giornata del sonno: fatta...da quando é nato l'amorino terremotino per me ogni giornata é la giornata del sonno, ne ho così tanto che sono disposta anche a cederlo a titolo completamente gratuito...sonno, please, esci da questo corpo!!!
San Patrizio: fatto per metà (il verde smeraldo vale lo stesso?!?), sulla birra passo dai, che il bimbo é già bello pimpante e non vorrei che il mix latte materno e birra lo svegliasse ancora di più..
Venerdì 17: fatto in anticipo quando i muratori hanno deciso di entrare nel salotto dei vicini per fissare il quadro elettrico..se proprio ci tenevano a conoscerli, avrebbero almeno potuto citofonare piuttosto che fargli un foro nel muro!
Le scene più belle della Giornata?
Al primo posto: sentire l'amorino alle 6 del mattino che, in dormiveglia dopo l'ennesima poppata, diceva sottovoce il mio nome tipo litania...un continuo "Ma ma ma mamma ma mamma ma ma mamma" che a me faceva quasi piangere dalla tenerezza e al papà quasi venire voglia di scappare sul divano :)
Al secondo posto: le finte, con tanto di tuffo, per lanciare al cane tutti i suoi giocattoli schivando tutti gli adulti di casa che cercavano di parare prima della caduta (dell'oggetto eh, non del bambino).
Al terzo posto: le corse intorno al divano, ovviamente appoggiato che ancora da solo non riesce, per acchiappare il mio cellulare dimenticato (o disperso, come spesso capita ultimamente) con un contorno di risate comicissime come se fosse il più bel gioco del mondo..e forse lo é davvero!
E voi, come avete trascorso questo venerdì 17?
Venerdì 17: fatto in anticipo quando i muratori hanno deciso di entrare nel salotto dei vicini per fissare il quadro elettrico..se proprio ci tenevano a conoscerli, avrebbero almeno potuto citofonare piuttosto che fargli un foro nel muro!
Le scene più belle della Giornata?
Al primo posto: sentire l'amorino alle 6 del mattino che, in dormiveglia dopo l'ennesima poppata, diceva sottovoce il mio nome tipo litania...un continuo "Ma ma ma mamma ma mamma ma ma mamma" che a me faceva quasi piangere dalla tenerezza e al papà quasi venire voglia di scappare sul divano :)
Al secondo posto: le finte, con tanto di tuffo, per lanciare al cane tutti i suoi giocattoli schivando tutti gli adulti di casa che cercavano di parare prima della caduta (dell'oggetto eh, non del bambino).
Al terzo posto: le corse intorno al divano, ovviamente appoggiato che ancora da solo non riesce, per acchiappare il mio cellulare dimenticato (o disperso, come spesso capita ultimamente) con un contorno di risate comicissime come se fosse il più bel gioco del mondo..e forse lo é davvero!
E voi, come avete trascorso questo venerdì 17?
- Eccomi qui!
- Sì, ma chi saresti?
- Sono una mamma...
- Ma dai? Sai che il nome del blog non ce l'aveva fatto sospettare?!?
- Sono una mamma come tante altre...giusto un po' amante dello shopping.........
- E quindi?
- E quindi mi piacerebbe condividere con altre mamme la mia avventura nel mondo della maternità (e non solo)!
- E non puoi farlo nel tuo piccolo mondo?
- Certo, potrei...ma piano piano, quando mi conoscerete, capirete come mai ho scelto di farlo qui, creando questo piccolo spazio di mondo, in cui spero di potervi raccontare qualcosa di me, del mio modo di essere mamma, di ciò che mi circonda...
- E perché dovremmo aver voglia di leggere i tuoi post (e magari commentarli)?
- Perché forse non dirò niente di nuovo, forse scriverò qualcosa con cui non sarete d'accordo (parliamone, mi piace sentire cosa pensano gli altri quando si discute con educazione e non si cerca di far cambiare idea al prossimo ad ogni costo), ma forse vi farò conoscere qualcosa di nuovo, o troverete qui qualche informazione su ciò che rende più semplice la mia vita da mammina super trottola, chissà....
- Vabeh, vedremo cosa saprai fare.........
- Ok, io ci provo...sperando di trovare tante altre mamme (e non, siete tutti ben accetti) con cui condividere questo piccolo spazio di mondo!
- Sì, ma chi saresti?
- Sono una mamma...
- Ma dai? Sai che il nome del blog non ce l'aveva fatto sospettare?!?
- Sono una mamma come tante altre...giusto un po' amante dello shopping.........
- E quindi?
- E quindi mi piacerebbe condividere con altre mamme la mia avventura nel mondo della maternità (e non solo)!
- E non puoi farlo nel tuo piccolo mondo?
- Certo, potrei...ma piano piano, quando mi conoscerete, capirete come mai ho scelto di farlo qui, creando questo piccolo spazio di mondo, in cui spero di potervi raccontare qualcosa di me, del mio modo di essere mamma, di ciò che mi circonda...
- E perché dovremmo aver voglia di leggere i tuoi post (e magari commentarli)?
- Perché forse non dirò niente di nuovo, forse scriverò qualcosa con cui non sarete d'accordo (parliamone, mi piace sentire cosa pensano gli altri quando si discute con educazione e non si cerca di far cambiare idea al prossimo ad ogni costo), ma forse vi farò conoscere qualcosa di nuovo, o troverete qui qualche informazione su ciò che rende più semplice la mia vita da mammina super trottola, chissà....
- Vabeh, vedremo cosa saprai fare.........
- Ok, io ci provo...sperando di trovare tante altre mamme (e non, siete tutti ben accetti) con cui condividere questo piccolo spazio di mondo!
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